mercoledì 4 novembre 2009

fragilità, o forse sensibilità

Da quando è nata la Scricciola mi scopro sempre più sensibile, ma questo spesso mi rende fragile.

Una volta difficilmente versavo una lacrima, e se la versavo era perché soffrivo, non certo perché mi commuovevo, e non ricordo di aver mai pianto perché vedevo qualcun altro soffrire.

Ora invece verso molte lacrime, tento di nasconderle al mondo e a me stessa perché fatico a riconoscermi con gli occhi lacrimosi. Piango per commozione, e sono tantissime le cose che mi commuovono, piango se vedo gli altri soffrire, ancor più se si tratta di genitori o peggio ancora di bambini.

Oggi la Scricciola è stata vaccinata, nel momento in cui l'infermiera (dolcissima) l'ha punta lei è scoppiata a piangere, e io ho sentito subito salire le lacrime agli occhi, che fatica trattenerle. Fortunatamente c'era il papà con noi, è stato lui con la Scricciola nel momento dell'iniezione, questo lì per lì mi ha sollevata, ma ripensandoci un po' mi spiace non essere stata io a darle coraggio in quel momento, la prossima volta ci sarò!

1 commento:

  1. Io invece sono quella dura, che patisce in silenzio, ma guai farsi vedere con le lacrime... mio marito, invece, ha la lacrima in tasca e non resiste al dolore dei bambini... e così tutte le notti insonni sono le mie (che sia una scusa la sua???)

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