lunedì 12 maggio 2014

Febbraio 2014: Viaggio a Roma io, Giulia e Cecilia

Star da sola con G e C in viaggio insegna molto. 

In vita nostra eravamo state molte volte da sole al mare, ma è casa nostra, è un po' come essere a Torino ed eravamo andate in auto che è comunque un mezzo abituale. 
Qui c'è la novità del viaggio, di questa città che tutte e 3 stentiamo a capire, poi c'è l'hotel questo sconosciuto, l'aereo con i tanti passaggi (check-in, metalderector, imbarco&sbarco e ripresa bagagli) che se non lo fai un po' di volte resta un mistero.
G nei sui piccoli 4 anni e 1/2 è abituata a conoscere il suo mondo, sa tutto ciò che è lecito ciò che non lo è e su cosa si può trasgredire senza rischiare e guida C in queste cose. Conosce poi tutti i passaggi delle cose che facciamo (andiamo al mare: auto, casello, la parte del viaggio senza le curve, la parte del viaggio con curve e gallerie, casello, statale...).
C nei suoi 2 anni e 1/2 sa molto e quando non sa copia G e finge di sapere.
Il nuovo lo abbiamo sempre affrontato in 4 (il primo aereo, le vacanze in posti nuovi, il dormire non a casa nostra....).
Qui ci sono innumerevoli novità, e c'è solo mamma come punto di riferimento. G mi riempie di domande (tipo ieri sera insisteva per sapere chi saranno le prossime persone che dormiranno in questa stanza di albergo), segue le mie istruzioni meticolosamente perché capisce che è meglio non sgarrare (se il tizio del metal detector dice di togliersi la giacca lo fa all'istante senza banfare, salvo poi farmi mille domande), mi chiede perché io parli solo inglese in questo week end, le spiego che è la sola lingua che ci accomuna tutti, allora va dalla bimba tedesca e in qualche modo riesce a parlarci e giocarci, e mille altre scoperte.
C ha meno proprietà di linguaggio, è meno orientata nel mondo (tipo sente che parlo inglese ma non si chiede il perché) e per carattere non si affida a me per sapere delle cose, ma complessivamente ha capito che qui è meglio non dar troppo spazio ai capricci e fa quel che mamma le chiede di fare, azzarda qualche piccola ribellione ma con un solo NO detto bene rientra tutto.
Ci stiamo divertendo. È una bella avventura per tutte noi.
È un gioco di relazioni tra noi 3 molto sincero, siamo in una situazione in cui esce tutto ciò che siamo. Ne concludo ancora una volta che il rapporto con G lo è noto, adoro i momenti (aimhè rari) in cui C si affida a piene mani alla mamma, perché purtroppo nella maggior parte delle cose, anche quelle che lei non sa e che avrebbero bisogno di mamma che ti tiene per mano (anche fisicamente intendo), lei vuole fare da sola e la mano non me la dà.
Son felice per mille motivi di esser venuta, perché stiamo bene qui, perché lo viviamo con il gusto dell'avventura, perché la complicità con G è alle stelle e perché C, nonostante le sue reticenze, si affida finalmente alla mamma.

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